Introduzione

Nei colori della nostra iride specchiata possiamo
intravedere le varie tonalità dei colori della vita, che a
mo’ dell’arcobaleno, dopo ogni tempesta, annunciano e
additano la via della speranza, della pace, e soprattutto,
della certezza. Sì, perché i nostri colori non sono illusione
nel cielo, ma anzitutto stanno dentro di noi, nelle nostre
pupille e in ogni nostro sguardo, che attraverso questa
visione rinnovante del cammino a procedere, ci permette
di dare la giusta tonalità alle cose, anche là dove lo sconvolgimento
del tempestoso caos umano e mondano sembra
voler scombussolare e porre fine alla nostra serenità.
Nell’antichità pagana, Iride era l’annunciatrice, la
messaggera degli dei, dei loro colori.
Così, anche a partire da questa nostra visione non solo
intravista, ma soprattutto vista ‘dentro’ di noi, ognuno di
noi diventa messaggero e annunciatore dell’arcobaleno
che appare a dare le tonalità del vivere quotidiano.
La forma dell’arco non solo ci richiama la solennità e
la mistica e misteriosa bellezza di questa realtà, ma ci
indirizza alla tensione quotidiana verso la Verità, a non
adagiarci nel già noto e nel già dato, ma a riprendere
sempre il cammino, se vogliamo dare una giusta tonalità
e coloritura alla vita nostra, altrui e dell’universo.
L’arcobaleno è grande, perché solca il cielo; ma è anche
piccolo, perché si racchiude nella nostra iride corporea.
E l’accecamento dei lampi e dei baleni non ci lascia
mai delusi e amareggiati, perché sappiamo che ogni volta,
dopo ogni lampo e tuono, la violenza e la potenza non
possono far altro che tirarsi indietro, e là dove noi vogliamo,
in questo scrutare il cielo della Verità, lasciar apparire
i mille e mille colori di un sorprendente e rasserenante
‘arcobaleno’..


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